‘Un passo più in là’ è il romanzo di Christian Perego edito da Vertigo Edizioni.
Il libro contiene una serie di racconti, tutti declinati in chiave horror. Alcuni dei racconti sono lunghi, altri corti, ma tutti ispirati ai grandi classici quali Edgar Allan Poe e Stephen King. L’autore vuole introdurci in un mondo governato dai misteri e dalle ombre, dalla paura dell’ignoto e da enigmi oscuri. E accompagna i lettori in universi dominati sempre dalla paura e dall’angoscia, che vengono espresse in modi diversi ma sempre tali da incanalare tutte le energie e le emozioni.
Con uno stile fresco e veloce, con la cura dei dettagli, con trame originali e avvincenti, Christian Perego dipinge delle storie che tengono avvinto il lettore. Storie non troppo lunghe che si ‘assaporano’ in un soffio e lasciano in bocca il gusto del brivido, della paura, delle emozioni forti. Ognuno di questi racconti è adatto a chi ama l’horror e lo sceglie per le sensazioni che riesce a suscitare in lui, per il modo in cui gli fa desiderare di leggere la storia tutta d’un fiato, per alternare tutti gli stati d’animo nello stesso tempo.
In ‘Un passo più in là’ il protagonista è un medico che non riesce a trovare una spiegazione scientifica per la malattia di una paziente. La risposta arriverà dall’ignoto ….
In ‘Infinity’ la storia è ambientata in un piccolo paesino che diventa teatro di misteriose uccisioni. Il colpevole sembra essere un mostro terribile, che non si ferma davanti a niente e si rende responsabile di uccisioni tremende.
In ‘Viaggio in treno’ il personaggio principale si trova a combattere contro un nemico invisibile ma in grado di prendere il sopravvento sulla sua vita: la claustrofobia. E’ un racconto sul filo dell’ansia, della paura, della suspense, in un clima che farà sentile in trappola anche chi non la conosce.
Nell’ultimo racconto, ‘Il tempo passa ma non per tutti’, un uomo vive una straordinaria avventura in un negozio di oggetti antichi, in cui scopre che esiste la possibilità di guadagnare del tempo … molto tempo … ma a quale prezzo?
Quelle descritte sono solo alcune delle storie che raccontano di un mondo fatto di ombre e di misteri, di emozioni improvvise e profonde che conducono verso territori inesplorati e senza tempo. I modi per creare suspense, per generare uno stato di paura, di angoscia, per suscitare meraviglia sono tanti, e l’obiettivo è sempre centrato
Noi di Europa Edizioni abbiamo intervistato l’autore per conoscere meglio lui, le motivazioni che lo hanno avvicinato alla scrittura e i retroscena legati alla stesura del suo libro. Per soddisfare la nostra e la vostra curiosità abbiamo cercato di scoprire qualcosa in più sul processo creativo e sull’atteggiamento dello scrittore nei confronti della scrittura, del genere trattato e dell’argomento scelto per questo romanzo.
Di seguito riportiamo l’intervista a Christian Perego.
Quando è nata la sua passione per il genere horror?
La letteratura del fantastico è stata la prima con cui mi sono formato come lettore: ricordo precisamente che ero alle medie e divoravo un genere di libri definito “libro game”; non si trattava di letteratura horror, ma comunque aveva a che fare con il soprannaturale, i mondi paralleli, la fantasy (draghi, mostri, maghi peri intenderci). L’epoca dell’adolescenza e della giovinezza è stata poi quella in cui io e gli amici non ci perdevamo un film horror, forse per il gusto di “sfidare” la nostra suscettibilità.
Ad ogni modo non è stata comunque una ipotizzabile passione per l’horror a ispirare il mio libro, è intervenuto altro [lo illustro rispondendo nella risposta alla terza domanda], anche se non ho mai disdegnato la letteratura del terrore (alle superiori ho voluto provare a leggere Poe e Lovecraft).
Quando ha iniziato a dedicarsi alla scrittura?
Era l’epoca dell’università. Ho frequentato la facoltà di Lettere Moderne e ho voluto cimentarmi a “fare quello che avevano fatto le persone di cui studiavo pensiero e opere”, per dirla magari non benissimo. Ricordo che allora scrivevo poesie e piccole pagine per così dire saggistiche.
La produzione narrativa è venuta un po’ dopo; di getto, istintiva, certamente rozza.
Quella più curata e consapevole dopo un po’ di tempo che lavoravo nella scuola come insegnante.
In quale momento ha avuto l’idea di scrivere questa storia?
In merito a questo ho un ricordo chiarissimo; non riesco a ricostruirne la data, ma l’ispirazione è legata precisamente alla lettura di un libro: Danse Macabre di S. King. In questo saggio King prova a ricostruire gli archetipi delle paure, oppure alcuni “topoi” di libri e film che lo hanno ispirato nella costruzione delle sue storie.
Ecco, mi sono detto: “Saresti capace di prendere un topos di quelli illustrati nel libro e costruirci a tua volta un racconto?”
Così sono nate le storie di Un passo più in là.
Ha delle abitudini particolari mentre scrive?
Non direi. Posso dire che lo faccio sempre nella stessa stanza (lo studio di casa), sempre al PC e spesso nella seconda-tarda serata.
Si sta già dedicando a un nuovo progetto dopo ‘Un passo più in là’?
Ho appena terminato un nuovo romanzo, si tratta di una storia per ragazzi con ambientazione “piratesca”. Il libro racconta di un ragazzo alla scoperta ovviamente di un tesoro, ma anche di se stesso, nel secolo d’oro della pirateria, a bordo di una nave con un vero equipaggio pirata!
Inoltre sto prendendo appunti e approntando il materiale per un’ideale sequel di Un passo più in là: ci sono un po’ di idee ‘orrorifiche’ che sto masticando.
Noi di Vertigo Edizioni ringraziamo ancora Christian Perego per averci dedicato il suo tempo e aver risposto con disponibilità alle domande che gli abbiamo posto. Per noi è stato un piacere percorrere insieme a lui il cammino editoriale finalizzato alla pubblicazione del suo manoscritto ‘Un passo più in là’. A lui auguriamo di ottenere il riscontro che desidera per il suo libro e di tradurre in un nuovo romanzo le idee e gli spunti che al momento sta organizzando nella sua mente. Ai lettori auguriamo invece di lasciarsi trascinare dal ritmo e dalla suspense del libro.