‘Elagabalus. Il Bene e il Male, il Maschile e il Femminile’ è il libro di Cristian Bissattini edito da Vertigo Edizioni.
In questo saggio l’autore restituisce al mondo, per la prima volta, un’immagine positiva di Eliogabalo, che fu imperatore a Roma dal il 218 e il 222 d.C.
Attraverso una ricostruzione storica accurata, nel libro vengono ricostruite le vicissitudini di uno degli imperatori più controversi della storia romana, ingiustamente condannato alla damnatio memoriae. Ingiustamente nella misura in cui non è stato capito né dai suoi contemporanei né dai posteri.
La sua giovane vita, finita troppo presto per mano altrui, viene citata da fonti antiche e moderne come emblema della dissoluzione morale e della perversione sessuale. Ma nessuno è mai stato a interessato a considerare l’individuo nella sua interezza, la persona prima del personaggio che è stato chiamato a interpretare – quello dell’imperatore – nonostante fosse distante anni luce dalla sua formazione personale. Il giovane Eliogabalo era quanto mai distante dalle tradizioni romane e all’improvviso si è trovato al centro di qualcosa che lo ha sopraffatto, spingendolo verso i più facili ‘terreni’ della lussuria e della perversione.
Eppure Eliogabalo è stato un imperatore che, proprio come Caligola e Nerone, è stato in grado durante il suo regno e a posteriori, nella ricostruzione della sua immagine, di attirare di sé l’attenzione, a a dimostrazione che la presenza degli opposti, il bene e il male, il maschile e il femminile, esercitano sempre il loro fascino.
Noi di Vertigo Edizioni abbiamo intervistato l’autore per scoprir le motivazioni che lo hanno portato alla scrittura del suo libro e i retroscena legati alla scelta del soggetto e alla realizzazione del testo. Per noi e per i lettori è sempre interessante avvicinarci di più al mondo degli scrittori e capire cosa li spinga a scrivere e a condividere le loro storie.
Di seguito riportiamo l’intervista a Cristian Bissattini.
Come si è avvicinato alla figura dell’imperatore Elagabalo?
Ho sempre amato molto la storia romana e ho provato, nei miei libri, a far conoscere quei personaggi che per diversi motivi non hanno goduto dei favori della storiografia antica e che ancora oggi sono poco noti al grande pubblico. Uno di questi è sicuramente Elagabalo. Il giovane rampollo di una nobile famiglia di Emesa (l’odierna Homs in Siria), sacerdote della divinità solare di El-Gabal, salito sul trono dei Cesari all’età di 14 anni, guidato e manipolato dalle spregiudicate donne della sua famiglia. Al di là della rappresentazione macchiettistica fornita dalla Historia Augusta, evidentemente interessata a costruire un’immagine di dissolutezza e stravaganza attorno alla figura di un imperatore condannato alla damnatio memoriae, il personaggio di Elagabalo fornisce interessanti spunti di riflessione che ho cercato di trasmettere ai lettori, come ad esempio l’attendibilità delle fonti antiche (Chi sono coloro che ne hanno scritto e quando? Come hanno saputo le cose che hanno scritto? Volevano dire a quel tempo quello che intendiamo noi oggi? Erano osservatori obiettivi o avevano un fine che ha influenzato i loro scritti?).
Ha sempre avuto la passione per la scrittura?
La mia passione per la scrittura nasce da un’altra passione, la lettura. Ho sempre letto molto, prima i mitici fumetti delle Edizioni Bianconi per i più piccoli (il mio preferito si chiamava Provolino), poi i romanzi (adoravo Sidney Sheldon), quindi le opere di divulgazione scientifica (biologia e fisica quantistica) e infine i libri di storia. Il passo successivo è stato quello di scrivere un “mio” libro, dove dare libero sfogo alla fantasia e liberare la creatività. La scrittura è la pittura della voce, diceva Voltaire. Io credo che ci sia qualcosa di assolutamente affascinante e misterioso nella scrittura. Quando scrivi le prime righe di un saggio o di un romanzo non puoi mai sapere con precisione dove ti porterà e questo permette di uscire dagli angusti schemi della razionalità e consente alla mente di esplorare nuove prospettive.
C’è un libro al quale è particolarmente legato e che le ha insegnato qualcosa?
Domanda impossibile. Ne scelgo tre per cercare di rispondere. Il primo è l’Iliade, sicuramente la prima vera impegnativa lettura della mia vita. Ricordo che rimasi affascinato dalla straordinaria descrizione dello scudo di Achille e ancora oggi, a distanza di anni, mi piace confrontarmi con le mie figlie che per la prima volta si cimentano con il celebre passaggio di Omero. Il secondo è L’orologiaio cieco, un libro di Richard Dawkins, biologo e divulgatore scientifico britannico. Il terzo è un libro di Antonio Spinosa che ha ispirato la mia passione per la scrittura: Cesare, il grande giocatore.
Quando scrive ha delle abitudini in particolare?
Quando scrivo devo trovarmi un in luogo fisico di ispirazione… che può essere il mio studio privato nella taverna di casa, arredato con gli oggetti che mi ricordano viaggi e città che ho visitato, oppure la tranquillità di una baita in montagna o una casa in affitto sulla spiaggia. Per motivi di lavoro, il tempo dedicato alla scrittura è il tempo rubato al riposo, alle vacanze, alla notte e (purtroppo) alla mia famiglia.
Sta già lavorando su un nuovo progetto dopo ‘Elagabalus. Il Bene e il Male, il Maschile e il Femminile’?
Ho appena finito di “sciacquare i panni in Arno”… Il mio nuovo romanzo si intitola Le Giulie e ripercorre la storia e le vicissitudini della donne della dinastia dei Severi (Giulia Domna, Giulia Mesa, Giulia Soemia e Giulia Mamea). Un matriarcato orientale composto da quattro donne spregiudicate e sensuali, capaci di governare all’ombra di mariti e amanti, sfruttando il loro potere di seduzione per manipolare gli imperatori saliti al trono in età giovanissima, tra fascino, intrighi e menzogne. Il libro sarà pubblicato a ottobre e sarà disponibile in tutte le librerie online.
Noi di Vertigo Edizioni ringraziamo Cristian Bissattini per averci dedicato il suo tempo e per aver risposto con disponibilità e dovizia di particolari alle nostre domande. Per noi è stato un piacere camminare al suo fianco lungo l’iter editoriale indirizzato alla pubblicazione del suo manoscritto ‘Elagabalus. Il Bene e il Male, il Maschile e il Femminile’. A lui auguriamo di ricevere il riscontro che desidera dal pubblico e ai lettori di scoprire la figura di un imperatore poco valorizzato dalla storia.