‘Nell’attesa’ è il libro di Barbara Nepitelli edito da Vertigo Edizioni.
Quella di Barbara Nepitelli è una raccolta poetica che offre uno spaccato su un mondo ricco di esperienze vissute e di desideri, aspirazioni e speranze. Uno sguardo sulle possibilità che sono state colte e su quelle che al contrario si sono perse, sono sfuggite dalle mani senza rimedio.
Nella continua e fisiologica alternanza tra positivo e negativo, tra bello e brutto, tra facile e difficile si spende la vita, nell’alternanza inevitabile tra emozioni e sentimenti diversi. Proprio per questo la vita è un vortice, un vortice di scoperte continue, a cui guardare con animo aperto e sereno, in modo da poter vedere che le esperienze positive sono molte di più di quelle negative.
I versi attraversano la vita, una vita vissuta nel modo più completo possibile, lasciando spazio a tutto quello che può e deve accadere, senza tralasciare o dimenticare nulla e senza chiudere la mente e il cuore ad alcuna esperienza. Ognuna di esse infatti sarà un bagaglio da portare con sé, come base per la propria vita e per la gestione delle esperienze successive.
Niente ‘va sprecato’, tutto è importante per acquisire consapevolezza di se stessi e per imparare ad affrontare ogni cosa nel modo giusto, preferibilmente sempre con atteggiamento positivo. Dall’animo sereno, dalla positività, dalla capacità di guardare ogni accadimento con il sorriso, anche quando non è facile, deriva infatti la bellezza della vita.
Con le sue poesie l’autrice vuole comunicare che ognuno di noi, con tutto il suo bagaglio di esperienze, di comportamenti e di atteggiamenti, rappresenta una piccola orma in un disegno più ampio. Ognuno di noi è un attimo, un ‘momento’ di un piano molto più grande, che non conosciamo ma che ci guida nelle nostre azioni senza che ce ne rendiamo conto. Come pedine in un gioco di scacchi in cui l’obiettivo non è vincere ma partecipare nel modo giusto, offrendo a noi stessi e agli altri il meglio che possiamo, da mettere in campo per il bene comune.
Il piano più grande in cui ci troviamo è universale e infinito, e richiede uno sforzo da parte nostra, o meglio un impegno. L’impegno a tendere la mano verso destra e verso sinistra, senza escludere nessuno, bensì con l’obiettivo di rappresentare un anello di congiunzione tra singoli. Se ognuno di noi riuscisse a rapportarsi agli altri in questo modo si potrebbe realizzare un’idea di comunità che nasce dall’incontro delle identità singole.
Un progetto ambizioso, un ideale ‘alto’ che trae vigore e consapevolezza dall’ideale che l’unione fa la forza. In ogni ambito della vita, rapportarsi ‘all’altro’ come singolo chiuso in se stesso, come esperienza di vita ‘finita’ nella sua unicità, rappresenta un errore nella misura in cui condanna il singolo e la comunità alla solitudine. Una solitudine che non contribuisce a creare nulla, ma al contrario va a contraddire quel disegno globale in cui siamo inseriti in modo naturale, fisiologico.
Con versi fluidi, che riproducono lo scorrere dei pensieri nella mente, l’autrice tratteggia la visione di una realtà utopica da rendere reale attraverso la consapevolezza, l’autoanalisi e la capacità di fare dell’altro un mezzo di estensione di se stessi. In un tutto comune valorizzato dalle esperienze dei singoli che unite possono dar vita e senso all’idea di comunità.
Cenni sull’autrice
Barbara Nepitelli è nata a Roma e oggi vive e lavora nella sua città natale.
Ha un marito, un figlio e tre gatti.
Il suo lavoro principale è il giornalismo, a cui affianca l’attività di scrittrice. Ha sempre avuto l’interesse per la scrittura, e si è messa alla prova con una raccolta poetica, unendo le poesie scritte nel corso degli anni.
Noi di Europa Edizioni abbiamo intervistato l’autrice per scoprire dettagli in più su di lei e sui retroscena del suo libro. Per soddisfare la curiosità nostra e dei lettori abbiamo cercato di capire le motivazioni che l’hanno portata alla scrittura del suo libro di poesie e al desiderio di intraprendere la strada della pubblicazione. In questo modo noi e il pubblico possiamo sentirci più vicini all’autrice e avere una più chiara percezione di quello che la scrittura significa per lei.
Di seguito riportiamo l’intervista a Barbara Nepitelli su ‘Nell’attesa’.
Quando hai iniziato a scrivere?
Ho iniziato a scrivere filastrocche, poesie e altro (diari, racconti…) da quando sono stata capace di scrivere. Per me è una modalità naturale e automatica per riflettere, per catturare le emozioni che mi attraversano. Un modo per comunicare … soprattutto con me stessa
Come è nata l’idea di questo libro?
Il libro è una raccolta di poesie che ho scritto in anni diversi. In un certo momento della mia vita mi è venuta la curiosità di capire se le poesie che scrivo hanno un valore che va al di là del mio piccolo mondo. Capire se possono trasmettere sensazioni e pensieri più universali, che non siano necessariamente legati alle mie esperienze.
Hai degli autori ‘preferiti’?
Sì, certo, ho degli autori preferiti. E ho anche delle singole opere ‘preferite’. Però non mi piace molto fare citazioni…ho poca memoria e sicuramente dimenticherei qualcuno che in realtà considero importante.
Durante la scrittura hai delle abitudini particolari?
No, non ho nessuna abitudine particolare. La mia è una scrittura piuttosto emotiva e quindi può innescarsi in qualsiasi momento, in qualsiasi situazione e con qualsiasi stato d’animo. Però ho l’abitudine di leggere e rileggere nel tempo le poesie che ho scritto e, a volte, di tornarci su e di modificarle.
Sei già al lavoro su un nuovo progetto dopo ‘Nell’attesa’?
Non proprio, nel senso che non sto già lavorando a un nuovo libro. Mi sto dedicando a riordinare delle poesie già scritte e, con l’intenzione di scriverne altre, a realizzare una raccolta di ritratti.
Noi di Vertigo Edizioni ringraziamo ancora l’autrice per averci dedicato il suo tempo e aver risposto con disponibilità alle nostre domande. Siamo stati lieti di averla accompagnata nell’iter editoriale che ha portato alla pubblicazione del suo libro ‘Nell’attesa’ e le auguriamo i di ricevere il riscontro che desidera per questa e per le opere future.